Frasi e brani tratti dal capitolo XV de Il fu Mattia Pascal intitolato Io e l'ombra mia, di Luigi Pirandello.
Frasi di Pirandello.
"Mi è avvenuto più volte, svegliandomi nel cuor della notte (la notte, in questo caso, non dimostra veramente d'aver cuore), mi è avvenuto di provare al buio, nel silenzio, una strana meraviglia, uno strano impaccio al ricordo di qualche cosa fatta durante il giorno, alla luce, senz'abbadarci; e ho domandato allora a me stesso se, a determinar le nostre azioni, non concorrano anche i colori, la vista delle cose circostanti, il vario frastuono della vita."
"Ma sì, senza dubbio; e chi sa quant'altre cose! Non viviamo noi, secondo il signor Anselmo, in relazione all'universo? Ora sta a vedere quante sciocchezze questo maledetto universo fa commettere di cui poi chiamiamo responsabile la misera coscienza nostra, tirata da forze esterne, abbagliata da luce che è fuor di lei. E, all'incontro, quante deliberazioni prese, quanti disegni architettati, quanti espedienti macchinati durante la notte non appaiono poi vani e non crollano e non sfumano alla luce del giorno? Com'altro è il giorno, altro la notte, così forse una cosa siamo noi di giorno, l'altra di notte: miserabilissima cosa, ahimè, così di notte come di giorno."
"So che, aprendo dopo quaranta giorni le finestre della mia camera, io non provai alcuna gioia nel riveder la luce. Il ricordo di ciò che avevo fatto in quei giorni al buio ma la offuscò orribilmente. Tutte le ragioni e le scuse e le persuasioni che in quel buio avevano avuto il loro peso e il loro valore, non ne ebbero più alcuno, appena spalancate le finestre, o ne ebbero un altro al tutto opposto. E invano quel povero me che per tanto tempo se n'era stato con le finestre chiuse e aveva fatto per alleviarsi la noia smaniosa della prigionia, ora - timido come un cane bastonato - andava appresso a quell'altro me che aveva aperte le finestre e si destava alla luce del giorno, accigliato, severo, impetuoso; invano cercava di stornarlo dai foschi pensieri, inducendolo a compiacersi piuttosto, dinanzi allo specchio, del buon esito dell'operazione e della barba ricresciuta e anche del pallore che in qualche modo m'ingentiliva l'aspetto."
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, prima edizione 1904.
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