Della carne e dell'anima - Tra poesia e fotografia
- Antonella Sportelli
- 10 dic 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 giorni fa
L'unione di poesia e fotografia per creare suggestioni: un esperimento tra corpo ed emozione, tra carne e anima.
Nel mondo dell'arte, la carne e l'anima si incontrano, si fondono e si esprimono attraverso linguaggi diversi. Questo post è un esperimento che indaga proprio questa dualità, unendo la forza evocativa della poesia barocca alla potenza visiva della fotografia. Ho scelto di accostare i versi intensi di Pietro Metastasio a uno scatto fotografico che ho realizzato, creando un dialogo tra parola e immagine. Un invito a esplorare come corpo ed emozione possano creare nuove suggestioni, azzerando tempo e spazio in un'unica fruizione multi-sensoriale.
"Rabbia, vendetta,
tenerezza, amicizia,
pentimenti, pietà, vergogna, amore
mi trafiggono a gara. Ah chi mai vide
anima lacerata
da tanti affetti e sì contrasti! Io stesso
non so come si possa
minacciando tremare, arder gelando,
piangere in mezzo all'ire,
bramar la morte e non saper morire."
Pietro Metastasio, Olimpiade, 1733.

La Fotografia: Immagine e Concetto
Questa poesia, con la sua descrizione di un'anima lacerata da forti passioni, trova eco nella fotografia che ho scelto di abbinarle. L'immagine, intensa e satura di colore, ritrae un modello dal torso in su, steso su un fondo nero, con le braccia sollevate e piegate a circondare la testa, un avambraccio a coprire gli occhi. Questo gesto non solo concentra l'attenzione sulla fisicità, ma invita all'immedesimazione, rendendo l'uomo universale, al di là di una specifica identità.
La muscolatura eccezionale e la pelle calda e abbronzata del modello richiamano immediatamente la perfezione scultorea dell'arte classica. Non è un caso: la mia ispirazione deriva dai lunghi periodi trascorsi all'Accademia di Belle Arti, a disegnare dal vero le sculture di Michelangelo. C'è in questo scatto un omaggio a quei maestri che hanno saputo esprimere la carne e l'anima con grandezza.
L'immagine contiene anche un rimando alla pittura di Paolo Finoglio, artista della mia città, Conversano, le cui opere continuano a influenzare la cultura estetica locale. È un modo per intrecciare i fili del tempo e dello spazio, unendo suggestioni rinascimentali e barocche.
La scelta di ritrarre il modello capovolto è un elemento chiave: vuole sorprendere lo spettatore e creare un "cortocircuito emotivo", un modo per alterare la percezione e intensificare il legame con l'emozione pura. Come in tutte le mie opere, la composizione è stata studiata con riferimento alla sezione aurea, garantendo quell'equilibrio che, pur nella potenza espressiva, risuona con l'eleganza dei versi di Metastasio.
In questo esperimento, la carne e l'anima non sono separate, ma un tutt'uno. Le potenti emozioni della poesia si concretizzano nel corpo, riflettendo la visione di una scienza che sempre più conferma questa inscindibilità. Tempo e spazio si annullano, unendosi nel corpo e nell'anima del modello, e nei rimandi a grandi artisti di epoche e luoghi diversi, creando un'esperienza che trascende i sensi e le definizioni.
Questo esperimento, dove la carne e l'anima si intrecciano attraverso la poesia di Metastasio e la mia fotografia, è solo un frammento del mio percorso artistico. Se desideri scoprire di più sulla mia visione e sulle molteplici forme d'arte che esploro, ti invito a visitare la mia pagina Chi Sono/Info/Il Mio Percorso per immergerti ancora più a fondo nel mio universo creativo.
Interessantissimo!