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  • Immagine del redattoreAntonella Sportelli

L'uomo si fa maschera - Holy Motors Film di Leos Carax

Aggiornamento: 6 mar



"Holy Motors", film del 2012 diretto da Leos Carax e interpretato dall'attore Denis Lavant, è uno dei film più stravaganti che abbia mai visto! Si tratta di un dettagliato diario della giornata di Monsieur Oscar, un personaggio inquietante che si maschera e si trucca tra un appuntamento e l'altro per interpretare vite diverse, quasi assurde e caricaturali. È come se diventasse una maschera vivente: l'un uomo si fa maschera. Pertanto, in un blog che tratta, tra le altre cose, di maschere, non poteva mancare una raccolta di frame tratti da questo film, insieme ad accenni alla trama e al significato di quest'opera cinematografica.



Scena tratta dal film Holy Motors, di Leos Carax


"Holy Motors" è un film straordinario e rivoluzionario che sfida le convenzioni del cinema tradizionale. Il regista francese ci porta in un viaggio surreale attraverso le vite di un uomo misterioso che si trasforma in una serie di personaggi diversi per ogni "incarico" che deve svolgere.

Il film è una meditazione sull'attività dell'attore e sul concetto di identità, esplorando temi come la performance, l'ossessione, la solitudine e la trasformazione. Le performance di Lavant (accompagnato dalla sensuale e poliedrica Kylie Minogue) sono straordinarie: l'attore riesce a portare una varietà di personaggi con una maestria e una profondità impressionanti. Il tema centrale del film è la trasformazione del corpo e della mente tramite l'uso di maschere per il viso: il passamontagna rosso con filo spinato e i vari make-up, e di maschere per il corpo: tute aderenti e fetish e i più svariati cambi di abito.


Maschere e abiti, dunque. A tal proposito non posso fare a meno di nominare il sociologo Alessandro Pizzorno che, nel suo saggio "Sulla maschera", fa notare come, inizialmente, la parola latina persona aveva significato di maschera. E ancora, la parola abito deriva dal termine latino habitus, che ha la stessa origine semantica di habitat. Habitus, abito, abitare. Oserei dire che abitiamo noi stessi attraverso oggetti esterni, e cambiandoli interferiamo con la nostra identità. Le nostre identità, anzi.



Holy Motors film francese di Leos Carax 2012, scena in costume


Torno al film di Carax per farvi osservare queste prime tre immagini (foto e GIF) sulla scorta di quanto detto sopra.

Corpi stretti in tute attillate, sinuose, costellate di punti luminosi. Corpi alterati o esaltati nell'identità.



Holy Motors, film di Leos Carax, scena con camminata del personaggio principale di profilo


Ed ecco Monsieur Oscar (Denis Lavant) davanti a uno specchio simile a quelli che si trovano dietro le quinte dei teatri, intento a mascherarsi e cambiare identità. L'effetto generale è straniante. I continui cambi di identità sembrano, a un certo punto, confondere sia lo spettatore che il protagonista stesso, tanto da far pensare alla poetica della maschera di Pirandello. Questo film sembra essere il simbolo perfetto delle numerose maschere e identità che ognuno di noi utilizza per adattarsi ai contesti più disparati.



Holy Motors film, mascheramento dell'attore Denis Lavant


In questi ultimi tre fotogrammi del film sono presenti le maschere che mi hanno colpito di più. Una è un passamontagna di lana rosso fuoco, con soltanto i fori per gli occhi e ricoperto di filo spinato, quasi a voler allontanare e proteggere il viso, simbolo della propria personalità, da chi osserva o tenta di avvicinarsi.



Holy Motors film di Leos Carax, Denis Lavant indossa maschera rossa stile passamontagna con filo spinato


Holy Motors film, Red Mask, Denis Lavant


La maschera da donna, invece, ripropone esattamente il volto di una donna azzerandone però il colore della pelle. La maschera è verdognola, aliena. Non caratterizza il personaggio, ma ha la funzione di obliterare il viso sino a trasformarlo in quello di un manichino privo di naturalità e umanità.



maschera del film Holy Motors di Leos Carax


La fotografia e la colonna sonora, infine, sono altrettanto potenti e creano un'atmosfera intensa e enigmatica che cattura lo spettatore dall'inizio alla fine. Carax mette in scena un mondo surreale e provocatorio, che sfida le nostre aspettative e ci spinge a riflettere su cosa significhi "essere umani".


In conclusione, "Holy Motors" è un'opera d'arte audace e provocatoria, che è destinata a diventare un classico del cinema d'autore. Se siete alla ricerca di un film innovativo e intrigante, non potete perdervi questa avventura cinematografica.


Chi desidera rimanere aggiornato sui prossimi articoli può iscriversi al blog. Grazie per la vostra presenza qui, un abbraccio e alla prossima.





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