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Appunti di Storia dell'Arte sul Romanticismo - Prof. Adriano Baccilieri, data: 30/01/1997

Aggiornamento: 13 ago 2023


I miei appunti di Storia dell'Arte provenienti dall'Accademia di Belle Arti di Bologna. Docente: Adriano Baccilieri. Data: 30/01/1997. Tema: il Romanticismo.


Il primo Naufragio di Turner del 1805 segna, al di là del soggetto, un evento incisivo e importante all'interno dello spettro generale del Romanticismo perché è di ben 14 anni precedente al naufragio della Zattera della Medusa di Géricault. Una lunga abitudine storiografica ha portato a valutare come primi protagonisti del Romanticismo europeo i francesi rispetto ai nordici, tuttavia, dopo, si è specificato che l'area anglosassone ha precedenze su quella francese, ed il dipinto di Turner lo dimostra, e si è messa in evidenza anche la differenza qualitativa fra i due tipi di Romanticismo.


Il Romanticismo francese erede, in quanto in area latina e mediterranea, di tutta una cultura classica che viene dalla Grecia e da Roma, in sostanza fa ancora potentemente e disperatamente i conti con questo epicentro del dipinto che è l'uomo. Nell'area nordica, invece, non c'è l'antropocentrismo tipico delle aree latine e l'uomo viene messo in rapporto nuovo con il mondo. In Italia non si ha un Romanticismo pittorico in quanto qui influiva troppo il radicamento delle dottrine cattoliche e cristiane che impedivano all'artista, potenzialmente romantico, di librarsi completamente verso nuove avventure e verso una natura di nuovo primigenia o un inconscio interiore che non sia sostenuto, in qualche modo, dalla fede o dottrine cattoliche; per cui in Italia ci saranno casi di romanticismo moderato (Francesco Hayez).


Tempesta di neve di William Turner - Web Gallery of Art:   Immagine  Info about artwork, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15886130
Tempesta di neve. Battello a vapore al largo di Harbour's Mouth di William Turner - Web Gallery of Art:   Immagine  Info about artwork, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15886130


Non solo il Naufragio del 1805, ma anche La nave negriera, e poi Il piroscafo nella tempesta (dipinto noto come Tempesta di neve) del 1842, sempre di Turner, danno un'idea della natura come cosmo e cataclisma, tipica anche del romanzo il Tifone di Conrad. Il piroscafo nella tempesta, peraltro, era oggetto di scandalo per la mancanza di forma e figura tanto da sembrare costituito solo da impressioni: manca qualunque tipo di riferimento misurabile, di riferimento spaziale o prospettico. Francesco Arcangeli, a tal proposito, afferma che il vero spazio romantico è qualcosa di indistinto e indecifrabile, dove qualunque connotazione prospettica è perduta in una delirante bellezza visionaria.


Il punto di arrivo di Turner è sicuramente un Romanticismo come nuovo sentimento della natura, nel senso che vi dà una potenza di atopia, a-topos, di senza luogo, di dappertutto, di incognita di ordine spaziale. Turner va oltre una nuova idea di natura, va verso una nuova coscienza dell'io e del sé tanto che chiunque guardi un quadro di Turner si sente protagonista diretto dell'evento rappresentato, uno spettatore totalmente coinvolto.


Diversamente, La zattera della Medusa di Géricault, nell'essere liberamente teatrale, assolve la vecchia funzione catartica propria della tragedia greca: qualcun altro vive il dramma per voi e lo esorcizza nella rappresentazione.


Di fronte ai dipinti di Turner, proprio perché scompare il personaggio (l'uomo come misura antropocentrica del mondo) e resta solo un panorama assolutamente insondabile (l'ignoto come foresta misteriosa che stimola una trazione di chi guarda verso quel moto, verso quell'insondabile) non si avverte la funziona catartica, i dipinti, piuttosto, inducono ad intraprendere l'avventura.


Il sonno della ragione può produrre una parte non razionale, la mostruosità, oppure può partorire un'avventura che non è una semplice contrapposizione alla razionalità della ragione, ma è fuori sia da questa che dal suo sogno mostruoso, è "autre" , è altro.


Mentre l'intellettuale illuminista si appoggia sulle carte dove ha compiuto tutti i suoi studi, dove il secolo dei lumi gli ha prodotto spiegazioni, chiarimenti, dati scientifici etc. (dunque l'ultimo episodio di un possibile auto-centrismo non più rinascimentale, ma poco cambia perché l'Illuminismo è una volontà di ripresa dei valori della ragione, quindi dell'Umanesimo in senso lato), l'intellettuale romantico genera, nella sua mente, mostri che possono avere figure (nuova coscienza dell'io, Romanticismo brigantiano), ma possono anche andare oltre, "autre", verso gli orizzonti altri di Turner (nuovo sentimento della natura, romanticismo in chiave arcangioliana).


È del 1797 il disegno a seppia e china da cui Goya trae l'incisione Il sonno della ragione genera mostri, qui è forte il profondo senso di oscurità, il cosiddetto Lete. In paragone all'incisione di Goya possiamo metterci La disperazione dell'artista davanti alle rovine, di Füssli, che declina l'impossibilità di copiare o rifare l'arte antica. Füssli in antitesi a Canova, che copia il lessico antico reinterpretandolo pur nella perfezione della copia. Questa posizione di struggimento di fronte all'antico e alla sua perduta grandezza è Romantico. Quindi, sono motivi Romantici: il sentimento della natura, la tristezza, l'angoscia; il Neoclassicismo, quando c'è, presenta la dimensione dell'impossibile e dello struggimento. Füssli è, tuttavia, artista di primo romanticismo, ma ancora intriso di Neoclassicismo.



Il sonno della ragione genera mostri, Goya, bozzetto
Il sonno della ragione genera mostri - Goya - Bozzetto




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