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  • Immagine del redattoreAntonella Sportelli

Arnaldo Pomodoro e Giò Pomodoro - Scultori Moderni Italiani.

Aggiornamento: 13 ago 2023


Arnaldo Pomodoro e Giò Pomodoro, i fratelli scultori che hanno lasciato il segno nell'arte del secolo scorso e di questo, sia in Italia che nel mondo.


Arnaldo Pomodoro e Giò Pomodoro: brevi cenni per comprendere l'importanza di questi due grandi scultori italiani.


Arnaldo Pomodoro è un importante scultore e orafo italiano di fama internazionale. È nato nel 1926 a Marciano di Romagna, paesino della provincia di Rimini, ed è ancora vivente. È il fratello maggiore dello scultore Giò Pomodoro.


Arnaldo Pomodoro, scultura, sfera, musei vaticani
Arnaldo Pomodoro - Scultura Sfera - Musei Vaticani

Dopo aver studiato architettura ha iniziato la sua attività di scultore a Pesaro e, in seguito, si è trasferito a Milano dove ha partecipato alle esposizioni del gruppo Tempo 3, e poi del gruppo Continuità. Arnaldo Pomodoro si distingue tra gli scultori contemporanei italiani per la facoltà eccezionale di improvvisazione fantastica, per una decantazione sapiente della materia usata (piombo fuso, sbalzato, modellato liberamente; cemento naturale o mescolato a calce e ossido di ferro; e rame) e infine per il ritmo monodico incisivo e inesorabile del segno.


Nelle sue opere di maggior respiro (Orizzonte, la Tavola del Matematico, la Colonna del Viaggiatore, la serie delle Sfere) le premesse culturali sono facilmente ravvisabili: da Brâncuși a Gonzales, da Klee a Tobey, e sono risolte dai cosiddetti "tagli di infinito", che consistono in strutture plastiche intese come frammenti di totalità, oppure mediante superfici che si aprono in voragini improvvise, in segni allusivi di una vita cosmica, cellulare o geografica.



Giò Pomodoro, come si è detto fratello minore di Arnaldo, è nato a Orciano di Pesaro nel 1930 ed è morto a Milano nel 2002. Ha partecipato alle esposizioni di Arte Nucleare e di Continuità. La scultura di Giò aderisce alla poetica gestuale ed informale che andava sviluppandosi in quel periodo. Le sue opere sono corposi frammenti di materia, accostate dal gesto quasi casuale e occasionale. Nel procedimento inventivo, che adotta diversi tipi di superficie (gomma, lastex, fogli di poliestere deformati con il calore, stoffa), Giò Pomodoro cerca di superare, in un fluire plastico simulante il divenire della materia (come in Fluidità Contrapposta, Coesistenza, Dilatazione di Presenza), la concezione tradizionale delle tre dimensioni per giungere alla cosiddetta "Presenza Continua".


Gio Pomodoro, scultura, collezione Farnesina
Giò Pomodoro - Grande Ghibellina II - Collezione Farnesina

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