Antonella Sportelli
Imparare a disegnare
Aggiornamento: 17 lug 2020
Lezione di disegno n. 1 ArtAndFashion by Sportelli
Tutti possono imparare a #disegnare in maniera anche egregia, è una cosa più semplice di quanto si creda, ma quali sono i segreti e le strategie per riuscirci? Sono essenzialmente due:
BASI TECNICHE
COSTANZA

Per basi tecniche intendo l'abc del disegno: da come fare una linea dritta a come ricostruire anatomicamente un volto. Per costanza intendo un esercizio quotidiano variabile da un'ora al giorno a più ore al giorno. Non spaventatevi! Un'ora al giorno può significare anche usare frammenti di tempo che ci si ritaglia mentre si è sui mezzi pubblici o in pausa caffè: basta tirar fuori un taccuino, anche piccolo, e una matita dell'Ikea per disegnare un po' ovunque. L'esercizio quotidiano è essenziale per riuscire a disegnare perché permette al cervello di memorizzare le nozioni di disegno fino a farle diventare atti automatici della mano, viceversa, dedicare un giorno alla settimana al disegno è una procedura fallimentare e lenta. È un po' come guidare: più l'atto è quotidiano, più si diventa disinvolti e abili.
Torniamo un attimo ai due elementi essenziali detti prima: basi tecniche e costanza.
Molte persone si cimentano nell'arte del disegno e, pur avendo doti evidenti, non raggiungono i risultati sperati. Questo dipende dal fatto che mancano quelle nozioni base a cui ho accennato, quindi, pur esercitandosi a lungo, i miglioramenti, ad un certo punto, si bloccano. "Basi tecniche" e "costanza" sono elementi imprescindibili tra loro, corrono su binari paralleli e l'una non può fare a meno dell'altra. Il punto di avvio però è la base tecnica, via via che proseguite nelle lezioni ve ne accorgerete meglio.
Dopo questa premessa iniziamo con la lezione vera e propria:
IMPARARE A FARE LINEE DRITTE ED EQUIDISTANTI TRA LORO
Cosa vi serve:
Fogli bianchi (vanno bene anche quelli comuni per stampanti o, se ne avete, cartoncini Fabriano)
Matita morbida (evitate come la peste le matite HB e preferite ad esse la B1, B2 e via dicendo)
Temperino di buona fattura (a questo dovete fare davvero attenzione perché una punta ad ok, nel disegno, può fare davvero la differenza)
Limetta per mantenere la punta della matita affilata e perfetta

La gomma è assolutamente abolita. Il foglio va fissato agli angoli con nastro gommato in modo che non si muova sul piano di lavoro mentre operate.
Bene, iniziamo!
Disegnate sul primo foglio, aiutandovi, solo in questo caso, con una squadra, quadrati di 5 cm. per lato. Sul secondo foglio quadrati con lato 7 cm., sul terzo quadrati con lato 10 cm., sul terzo quadrati con lato 15 cm. e il quarto foglio lasciatelo in bianco. In questi quadrati vanno eseguiti gli esercizi per imparare a tracciare linee dritte e, successivamente, per imparare a modularle. Nelle prossime lezioni vi spiego cos'è e a cosa serve questa "modulazione".
Le linee che dovete tracciare devono essere equidistanti tra loro, mantenere lo stesso spessore (qui è essenziale il temperino e va usato con regolarità) e lo stesso verso. In questi esercizi è importante la postura, quindi, posate bene l'avambraccio sul tavolo perché costituisce il vostro punto d'appoggio stabile, un perno quasi, ed operate con movimenti regolari del polso e della mano. Iniziate a tracciare le linee nei quadrati più piccoli: sono i più semplici e lo spazio ristretto vi consente un maggiore controllo dei movimenti della matita. Iniziate lentamente e ponete molta attenzione a quello che fate, poi accelerate e proseguite riempiendo tutti i quadrati da 5 cm. e, solo quando questi saranno abbastanza perfetti, procedete a svolgere l'esercizio sui quadrati via via più grandi. Eseguite l'esercizio prima con linee oblique, sono le più semplici, poi verticali, orizzontali e, infine (come opzione non obbligatoria), anche nel senso inverso: da destra a sinistra e dal basso verso l'alto.

Qui vi accorgerete, probabilmente, delle prime difficoltà e vi accorgerete del fatto che questo esercizio, così elementare, è solo apparentemente banale ed è, invece, complesso. Per eseguirlo a regola d'arte il vostro braccio e la vostra mano devono muoversi con lo stesso meccanismo di un compasso: un punto stabile nell'avambraccio e uno mobile nelle dita che impugnano la matita. Man mano che i quadrati diventano grandi, il punto stabile, il perno, sarà il gomito, mentre l'avambraccio sarà mobile e accompagnerà i movimenti della mano.
Esercitatevi in questo sino ad ottenere risultati sempre più precisi: le linee devono essere dritte, regolari, equidistanti tra loro e dello stesso spessore. Ognuno di voi avrà tempi diversi. Non vi preoccupate di questo, non è importante. Lo so! L'esercizio è noioso e siete tentati di considerarlo poco importante ma vi assicuro che così non è. Questa è LA BASE. Per rendervi conto di ciò osservate un disegno, magari un ritratto, eseguito da una persona poco esperta. Noterete subito che ha difficoltà a mantenere il tratto della matita dritto, pulito, lineare e sarà spezzettato piuttosto. Il disegno risulterà poco armonioso, "sporco" si dice in gergo, frastagliato e confuso.
Bene! Fate l'esercizio sino alla fine e ripetetelo in caso di imperfezioni. Se le imperfezioni si manifestano nei quadrati più piccoli o medi, non andate aventi ma ripetete questi ultimi. L'ultimo foglio, quello bianco, va utilizzato per esercitarvi su linee molto ampie che devono ricoprire l'intero spazio della pagina.
Per oggi è tutto! Iscrivetevi al blog per commentare o rimanere aggiornati sui prossimi post e sulle prossime lezioni. Chi ha necessità di dritte può, oltre che lasciare un commento sotto, scrivermi in privato attraverso il modulo di contatto presente nella pagina Contact. Infine, chi desidera vedere i miei lavori può cliccare sulla pagina "Quadri Moderni" di questo sito.
Anticipazioni argomenti per le prossime lezioni: LINEE CURVE E MODULATE, IL CHIAROSCURO e LE OMBRE.
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