Frasi tratte da L'uomo della folla, di Edgar Poe.
Stralci, significativi, tratti dal noto racconto di Edgar Allan Poe e illustrati dalle opere dell'artista turco, contemporaneo, Erdal Inci.
"Quale furiosa storia non è suggellata in quel petto!", mi dissi. E, compreso d'un desiderio ardente di non perdere di vista quell'uomo e di conoscere sul suo conto qualcosa di più, mi infilai il pastrano e in un sol gesto, agguantai il cappello ed il bastone e mi lanciai nella strada, aprendomi a fatica una via nella calca nella stessa direzione in cui quegli sembrava essere scomparso. Pervenuto, non senza qualche difficoltà, a ritrovarlo, e raggiunto che lo ebbi, gli tenni dietro, a distanza breve, studioso, nondimeno, com'è naturale, di non risvegliare alcun suo sospetto.
...riprese a camminare con una certa fretta e risoluzione. Com'ebbe compiuto un intero periplo della piazza, io fui non poco sorpreso nell'accorgermi c'egli tornava indietro sui suoi passi e la sorpresa crebbe allorché lo vidi ricominciare una seconda volta e quindi una terza, e una quarta e via di seguito. E a un tratto, essendosi voltato improvvisamente, fu a un pelo dall'accorgersi di me che lo seguivo.
In quell'esercizio, dunque, egli impiego un'altra oretta così che, allo scoccare di quella, la folla era diventata tanto rada da non costituire più un'intralcio al cammino.
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Ma poiché il gruppo dietro al quale egli sembrava essersi messo, si diradava man mano, m'accorgevo che il poveretto era riacciuffato dalla sua inquietudine di prima.
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Ciò ch'io potei leggere allora, nel volto dell'individuo sul quale la mia curiosità si stava esercitando con tanto accanimento, era qualcosa che passava, per l'intensità, la rappresentazione di un'anima disperata.
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Corse per lungo tempo e con grande velocità ed io non smettevo di tenergli dietro, portato quasi dalla mia stessa meraviglia, deciso fino in fondo a non desistere da quell'indagine che aveva assorbito tutt'intere le mie facoltà. Correvamo ancora quando sorse il sole e quando raggiungemmo ancora una volta il centro della città popolosa...
E in quel tumulto che s'accresceva ad ogni istante, io continuai vieppiù l'inseguimento dello sconosciuto. Ed egli, come la notte precedente, non faceva che andare e venire, né, per tutt'intera quella giornata, ebbe benché minimamente ad allontanarsi dal vortice spietato di quella vita.
Annientato dalla fatica com'ero, al calar della seconda sera, affrontai risolutamente lo sconosciuto e lo fissai negli occhi. Ma egli fece la vista di non accorgersene. E, riprese, d'un subito, la sua solenne andatura, mentre io rimanevo immobile a riguardarlo, e a seguirlo non mi bastava più l'animo. "Questo vecchio", dissi allora a me stesso, "è il genio caratteristico del delitto più efferato. Egli non vuole rimanere solo. È l'uomo della folla. Sarebbe invano che io continuassi a seguirlo, giacché non riuscirei a sapere di lui e delle sue azioni nulla più di quanto egli già non mi abbia fatto sapere."
Le GIF sono di Erdal Inci, un artista turco che produce suggestive immagini surreali ed ipnotiche.
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