top of page

La Maschera della Psicopatia: Un Viaggio Fotografico nell'Abisso dell'Anima

  • Immagine del redattore: Antonella Sportelli
    Antonella Sportelli
  • 3 lug
  • Tempo di lettura: 5 min

Immagina di guardare negli occhi qualcuno, di percepirne la superficiale normalità, per poi intravedere un abisso di assenza, una vertigine di silenzio. Non è un mostro con artigli e zanne, ma qualcosa di ben più insidioso: l'eco di un'umanità che non ha mai avuto luogo.


Come uno squarcio nell'abisso della mente, come la vertigine e l'orrore del silenzio, come occhi senza fondo che tradiscono l'assenza di quella che chiamiamo anima e che altro non è che intelligenza intellettuale ed emotiva... eccola, la maschera della psicopatia: l'arte della menzogna e della manipolazione apparentemente astuta sono il marchio indelebile della psicopatia, il mostro per eccellenza. Una maschera dello stesso colore della pelle umana, perfetta imitazione, perché lo psicopatico non è alieno, ma un camaleonte sociale che riduce l'altro a mera cosa, un feticcio, uno "scalpo" emotivo.


Se per Goya "Il sonno della ragione genera mostri", nel nostro mondo "Il sonno dei sentimenti genera mostri". Perché lo psicopatico, come ben ci racconta lo psichiatra antropologo Paolo Cianconi, è estremamente razionale e, spesso, ma non sempre, con quoziente intellettivo alto, ma è del tutto privo di empatia. In un'epoca in cui i vari tipi di narcisismo sembrano proliferare, la psicopatia trova terreno fertile, manifestandosi nella collettività come un'ombra sempre più presente. L’“io” diventa maschera e noi siamo pirandellianamente una maschera. E, come ci spiega Massimo Recalcati nel suo approfondimento su Jacques Lacan, dietro la maschera del macchiavellismo menzognero dello psicopatico sgorga l'aggressività e la violenza terribile del narciso, di Caino. Lacan costruisce una teoria dell'aggressività che ha come perno la violenza e la seduzione dell'immagine narcisistica: la violenza dello psicopatico non nasce dalla frustrazione, ma dalla seduzione; si colpisce l'altro perché l'altro appare come un ideale irraggiungibile.


Artisti di ogni epoca hanno esplorato il lato oscuro dell'animo umano. Pensiamo a Johann Heinrich Füssli e al suo "Incubo", che evoca paure profonde e irrazionali, o al Romanticismo Nero, che ha dipinto l'angoscia e la malinconia come espressioni intrinseche dell'esistenza. Anche se non direttamente legati alla psicopatia clinica, questi movimenti artistici hanno saputo cogliere la disarmonia e la mostruosità che possono celarsi nell'individuo e nella società.



La Maschera della Psicopatia - Autoritratti Mascherati: Svelare la Psicopatia attraverso l'Obiettivo


Il mio percorso artistico si fonde con questa indagine acuta, trasformando il mio volto in una tela vivente, un diario di incontri e riflessioni. Ogni autoritratto non è una mera riproduzione di me stessa, ma una performance concettuale in cui maschere e oggetti diventano veicoli di significato stratificato. La scelta del mezzo, come l'utilizzo di una semplice webcam per queste due opere, non è mai casuale: essa stessa diventa parte del messaggio, evocando la pervasività e la "democraticità" con cui la maschera della psicopatia si manifesta nella società contemporanea, un fenomeno ora, finalmente, ampiamente dibattuto in psichiatria, come sottolinea il Prof. Cianconi.


Le due fotografie che presento in questo articolo, parte di una serie più ampia, sono un'esplorazione visiva di la maschera della psicopatia.



Autorittratto frontale con maschera mandibolare color carne, sfondo nero, pelle ambra intensa, make-up bordeaux. Esprime la menzogna e la freddezza emotiva della psicopatia
La Menzogna © Antonella Sportelli


Questa prima immagine mi ritrae in posizione frontale, con un'inquadratura dalla fronte a sopra il seno. L'assenza di abbigliamento e la pulizia della composizione creano un'armonia perfetta con lo sfondo totalmente nero, dove l'ombra pervade tutto, richiamando suggestioni caravaggesche, medievali e romantiche. Il colore della pelle, un ambra intenso e non naturale, e la grana visibile della fotografia, scarna ma elegante nelle sue proporzioni (che richiamano la sezione aurea), conferiscono un'aura cruda e potente. Il make-up intenso, di un rosso bordeaux, suggerisce la violenza e il sangue, elementi intrinsecamente legati alla psicopatia. Lo sguardo, raccolto ma inespressivo e freddo, incarna la totale mancanza di empatia dello psicopatico. Indosso una maschera mandibolare, creata appositamente, color carne, che copre la parte inferiore del volto, suggerendo labbra finte, di plastica: un simbolo potente della menzogna e del macchiavellismo dello psicopatico.



Autorittratto ravvicinato con un solo occhio spalancato e determinato, parte del volto nascosta da un braccio in ombra. Rappresenta il sadismo gelido e la violenza inattesa della psicopatia
Il Sadismo © Antonella Sportelli


Se la prima immagine rappresenta la menzogna e la freddezza emotiva, la seconda incarna un gelido sadismo in azione. La figura perde il suo equilibrio, iniziando un movimento non ben individuabile: è la sorpresa, la violenza lucida e gelida, inattesa. Si vede un solo occhio, ravvicinato, spalancato, determinato, concentrato in un'azione repentina e violenta ancora nel farsi, lasciando un enigma: cosa accadrà? L'altra parte del volto è nascosta da un braccio in ombra che dà inizio a un'azione inconsulta e imprecisata. La figura è più ravvicinata e zoomata, accentuando la tensione e l'imminenza del gesto.


Di fronte a queste immagini, ci si può chiedere: quanto siamo abili a distinguere il volto autentico dalla sua perfetta imitazione? E quanto, in fondo, la nostra stessa identità non sia una complessa stratificazione di maschere, più o meno consapevoli?



Il Machiavellismo nella Psicopatia


Il concetto di machiavellismo, inteso come tendenza alla manipolazione, alla dissimulazione e alla fredda strumentalizzazione degli altri per il proprio tornaconto, è un pilastro della personalità psicopatica. Come evidenziato da Alfonso Troisi nella sua analisi sulle "Basi evolutive della psicopatia", il machiavellismo fa parte, insieme al narcisismo e alla psicopatia stessa, della cosiddetta "Triade Oscura" della personalità. Lo psicopatico è un maestro della dissimulazione, capace di indossare una "maschera di sanità" per integrarsi socialmente e raggiungere i propri scopi, spesso a discapito degli altri. Questa abilità mimetica, questa capacità di imitare l'umanità che non possiede, rende la sua aggressione e la sua violenza ancora più insidiose, perché non nascono da un impeto emotivo, ma da una fredda e calcolata seduzione che sfuma in sadismo puro e semplice. L'altro non è visto come un essere umano con sentimenti e diritti, ma come un oggetto da manipolare o distruggere per affermare il proprio potere.



Conclusioni: Un Dialogo tra Arte e Scienza della Mente


Attraverso queste immagini e la mia pratica artistica, intendo creare un'esperienza multilivello: estetica e culturale. L'arte, in questo contesto, non è solo espressione, ma anche strumento di indagine e provocazione, un ventaglio che si apre su temi complessi come la maschera della psicopatia.


Spero che questa indagine artistico-fotografica possa stimolare una riflessione profonda sulla natura della psicopatia e sul suo impatto nella società contemporanea. Galleristi, amanti della fotografia concettuale, e in particolare voi, psicologi e psichiatri: vi invito a condividere le vostre preziose intuizioni su questa interpretazione visiva. Come l'arte può contribuire al dibattito scientifico sulla mente umana? Sono aperta e entusiasta all'idea di esplorare possibili sinergie e progetti collaborativi che uniscano la potenza espressiva dell'arte alla rigore della scienza.




Approfondimenti:



Chi Sono:



Link per approfondimenti di psichiatria:


  • Psicopatologia e Fenomenologia della Postmodernità - Paolo Cianconi: Questo video esplora come le società postmoderne, con le loro rapide trasformazioni tecnologiche e di mercato, influenzino la salute mentale, portando a nuove forme di identità e comportamenti, e come la psichiatria debba adattarsi a questi cambiamenti. Link YouTube


  • Le maschere della Psicopatia - Paolo Cianconi: Il Dr. Cianconi, psichiatra, discute la difficoltà di riconoscere gli psicopatici prima che commettano crimini e si concentra sulle reazioni delle vittime. Sottolinea come la forza dello psicopatico risieda nella sua "maschera", la cui rottura ne diminuisce significativamente il potere. Link YouTube


  • Jacques Lacan - raccontato da Massimo Recalcati: Massimo Recalcati illustra le tre "facce" del pensiero di Lacan: l'ironico (che mette in discussione la natura dell'“io” come maschera e fonte di aggressività), lo strutturalista (l'inconscio come linguaggio) e l'etico (desiderio e jouissance). Link YouTube


  • Alfonso Troisi - Basi evolutive della psicopatia: Questa presentazione di Alfonso Troisi analizza la "Triade Oscura" (narcisismo, psicopatia, machiavellismo), le caratteristiche e le basi neurali della psicopatia, e le sfide nella sua diagnosi e terapia, anche in un contesto evolutivo. Link YouTube


Link per approfondimenti su Artisti e follia distruttiva:



Link di approfondimento sul tema della maschera:


Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page